Dall’archivio dei ricordi di odori alpini alla scoperta del paesaggio

Nel villaggio di montagna grigionese di Tschlin esiste un progetto culturale volto a far riemergere i ricordi legati a determinati odori facendoli rivivere. Grazie a questo particolare archivio è ora possibile andare alla scoperta del paesaggio per sperimentarlo attraverso l’olfatto

L’archivio dei ricordi di odori alpini («Archiv der alpinen Geruchserinnerungen») è nato nel quadro dell’iniziativa culturale indipendente Somalgors74 a Tschlin. In risposta a un appello, gli abitanti della Bassa Engadina e gli interessati di altre regioni alpine hanno riportato alla memoria i loro ricordi legati agli odori e li hanno messi a disposizione dell’archivio. Nella vecchia stalla che lo ospita e che funge inoltre da atelier, non c’è però solo una collezione cartacea di questi ricordi

Qui si trovano dieci casse in legno di diverse dimensioni e forme, collocate su un grande tavolo, raggruppate come case in un villaggio. Esse invitano i visitatori a un’esplorazione olfattiva. In ogni cassa si trova un oggetto che ricorda un odore. L’odore stesso è stato ricreato dall’artista Curdin Tones con un lavoro certosino utilizzando materiali locali e fissato in un liquido in una bottiglietta. Questo processo è da lui descritto come una «materializzazione di storie a partire dal paesaggio»

L’idea di creare un archivio basato sugli odori è nata durante una discussione sul cosiddetto effetto Proust: la percezione di determinati odori può – come descritto nell’episodio di un romanzo di Marcel Proust – risvegliare improvvisamente vecchi ricordi autobiografici e suscitare emozioni. Nell’ambito delle attività dell’archivio, vengono regolarmente organizzati workshop e azioni artistiche volti a dimostrare come gli odori consentano alle persone di connettersi con la cultura e i paesaggi alpini attraverso i sensi.

Ma chi desidera percepire consapevolmente il paesaggio attraverso l’olfatto e approfondire il legame, lo deve dapprima apprendere. I primi esercizi in tal senso sono stati effettuati nel 2020 nell’ambito di Somalgors74. Il paesaggio è stato esplorato con escursioni olfattive e si è constatato che attraverso gli odori è possibile migliorare la consapevolezza dell’interazione tra piante e animali, della biodiversità e dei diversi paesaggi

«Follow your Nose» oppure «segui il tuo naso»: così si chiama il progetto che intende rendere accessibile a un ampio pubblico il grande potenziale dell’olfatto nella percezione del paesaggio. Insieme, Somalgors74 e la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, propongono workshop pubblici per sviluppare esercizi e strumenti ausiliari al fine di stimolare la voglia di sentire l’odore del paesaggio, migliorare le rispettive capacità e facilitare la verbalizzazione delle esperienze olfattive. Il FSP sostiene il progetto con un contributo finanziario nel quadro della sua ricerca di «approcci innovativi» e con l’obiettivo di creare una sorta di guida – affinché in futuro sempre più persone possano affinare il proprio olfatto e collegarsi vieppiù con i paesaggi e il loro valore attraverso tutti i sensi, come appunto l’olfatto, spesso trascurato

Bolletino

14.06.2022