Tutelare il paesaggio per conservare l'identità

Già poco dopo la sua istituzione, il FSP poté sostenere il restauro di due ponti lungo il sentiero storico della Valle di Osogna. In seguito due patriziati e un monastero presentarono diversi progetti per la salvaguardia di altri elementi del ricco paesaggio rurale tradizionale in Riviera. L’esempio di questa regione rurale a sud di Biasca dimostra in che modo l’impegno a favore del paesaggio contribuisce a conservare anche la propria identità.

La Val d’Osogna è percorsa da un sentiero storico d’importanza nazionale con più di mille scalini che conducono all’Alpe Scign e due ponti in sasso del 1600. Poco più a sud, sul versante sinistro della Riviera, sul territorio del Patriziato di Cresciano, si snodano i terrazzamenti naturali sui quali sorgono i monti e le selve con i loro monumenti naturali: castagni secolari con circonferenze di oltre sette metri – inventariati dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL per mano di Patrick Krebs – e, ancora più a sud sempre sullo stesso versante, il Monastero di Claro, arroccato su un promontorio e pure circondato da castagni secolari ed elementi del paesaggio rurale tradizionale ben conservati. Queste valli selvagge, i terrazzamenti naturali, gli elementi storici e i paesaggi rurali tradizionali si susseguono sul versante della montagna come le perle di una collana.

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Ponte lungo la via storica
Scalinata lungo il sentiero che da Osogna conduce all'alpe Scign
Selva castanile Pönt a Osogna